Le organizzazioni sono sempre più consapevoli dell’impatto delle loro attività sull’ambiente e sulla società. Servono capacità di adattamento per evitare di rimanere ancorati a valori ormai arcaici e capacità di adattare azioni e comunicazione rivolta a tutti gli stakeholder.
All’atto pratico, si sta assistendo ad un aumento di investimenti riguardanti la transizione ecologica che genera una domanda di figure trasversali in grado di gestire questo processo. Questo è il sustainability manager, figura professionale in crescita ma ancora non abbastanza compresa.
Chi è il sustainability manager?
Provare a definire in modo chiaro e conciso il ruolo ricoperto dai sustainability manager risulta essere una questione quanto meno spinosa. Questa difficoltà nasce dalla poliedricità che il ruolo richiede. Di fatto, sono molte e diverse le mansioni su cui i sustainability directors lavorano. Provando a raggrupparle in tre grandi macroaree possiamo identificare le seguenti:
- Indirizzare le aziende verso la completa sostenibilità creando valore a livello economico, sociale, e ambientale.
- Analizzare rischi e reddittività dell’azienda in termini di sostenibilità, sempre tenendo in considerazione le ultime legislazioni sul tema
- Aumentare il livello di consapevolezza riguardante il tema con l’obbiettivo di incorporare alla cultura aziendale i valori di economia circolare e sostenibilità
Provando a dare una spiegazione, seppur incompleta, del ruolo si potrebbe quindi affermare che: i sustainability manager garantiscono la conformità delle aziende alle normative ambientali ed energetiche mentre, allo stesso tempo, si occupano della creazione di iniziative volte alla sensibilizzazione alla sostenibilità e alla creazione di una buona comunicazione con i diversi stakeholder.
Un ruolo trasversale che richiede hard e soft skill
Data la trasversalità del ruolo è chiaro capire come i sustainability manager debbano possedere tanto hard quanto soft skills. In altre parole, è necessario che chi lavora in questo ambito abbia ottime capacità comunicative e relazionali, competenze manageriali e tecniche e, ancora, una conoscenza approfondita del business in cui si inserisce.
Tra i punti su cui vale la pena focalizzarsi sono i numerosi vantaggi legati all’assunzione di sustainability manager si hanno i numerosi vantaggi. Primo tra tutti è sicuramente la possibilità di adattarsi alle novità in campo di normative ambientali e di sostenibilità. Inoltre, attivando iniziative volte al miglioramento dell’impatto ambientale si crea indirettamente un’ottima immagine della propria società che si eleva anche in termini di posizionamento sul mercato, evitando allo stesso tempo il pericolo di essere accusati di greenwashing. Infine, si hanno vantaggi economici legati all’apertura di nuovi mercati, l’efficientamento dei costi e una migliore comunicazione interna ed esterna che aumenta l’engagement.
Negli Stati Uniti dove questa tendenza ha avuto inizio, secondo le proiezioni del Bureau of Labor Statistics, si assisterà ad una crescita delle opportunità lavorative costante ad un tasso del 6%. Entro i prossimi cinque anni, infatti, i ruoli aperti aumenteranno fino a raggiungere un numero che si aggira attorno a 150,000. Il trend oltreoceano è coerente con quello in Europa, in particolare in Italia si nota la forte domanda per questa figura: quella del sustainability manager è infatti la quinta professione più ricercata su Linkedin nel nostro paese.
La sostenibilità per Smartitaly Communications
Come Smartitaly Communications abbiamo un forte commitment verso la sostenibilità e siamo in grado di accompagnare i nostri Clienti nei processi di cambio di posizionamento in ottica sostenibile ma anche nella pianificazione di iniziative sostenibili, nella realizzazione di bilanci di sostenibilità ma anche in processi di cambiamento profondi come quello della trasformazione in Società Benefit o B-Corp